martedì 15 marzo 2016

ReactOS

Immagine
Clicca per ingrandire
ReactOS è un sistema operativo open source. Può essere definito come un clone di Windows perché è per buona parte basato sul codice sorgente di Windows XP che Microsoft, strano ma vero, ha rilasciato pubblicamente del tutto gratis. E' compatibile con la maggior parte dei programmi e driver per Windows e sfrutta un sistema chiamato Wine per eseguire i programmi per Windows che non possono essere eseguiti su ReactOS. E' ancora in fase pre-alpha e gli sviluppatori stessi ne sconsigliano l'uso per tutti i giorni. ReactOS è disponibile in moltissime lingue, tra cui l'italiano. Funziona su architettura x86.

https://www.reactos.org/

domenica 6 marzo 2016

Catfish: false identità sui Social Network, non tutto è reale

Catfish vuol dire pesce gatto e in gergo urbano viene definita in questo modo una persona che finge di essere qualcun altro sui Social Network solitamente per stringere una relazione virtuale, non si sa mai chi c'è dall'altra parte dello schermo

MX 15-Linux ( themes OpenSuse )



http://www.mepiscommunity.org/download-links

domenica 7 febbraio 2016

Installare Adobe Flash Player su Debian 7.0 Wheezy.

Il modo migliore per installare il Flash Player di Adobe è usare il pacchetto flashplugin-nonfree. Flashplugin-nonfree contiene degli script che provvederanno a scaricare dal sito dell’Adobe il Flash Player vero e proprio. Lo scopo di questa guida è aiutare l’utente di Debian a installare il player Flash, indispensabile per visitare siti per i quali le alternative libere (come Gnash) al momento non funzionano.

Passo 0: aprire una console e diventare root.

Questa guida utilizza la linea di comando. Per prima cosa aprite una console e diventate root con il comando:
 
su

Passo 1: configurare apt.

Flashplugin-nonfree è in contrib, repository che, insieme a non-free, non viene abilitato di default dall’installazione standard. Per abilitare contrib aprite, con il vostro editor preferito il file /etc/apt/sources.list: io, personalmente, uso nano, ma potete usare un qualsiase editor di testo. Se preferite, potete utilizzare un editor da interfaccia grafica come Gedit o Kate, l’importante è che prima di aprire il file abbiate assunto i privilegi di root. Per aprire il file con nano digitate:

 nano /etc/apt/sources.list

 Il file dovrebbe apparire più o meno così:

deb http://ftp.it.debian.org/debian/ wheezy main
deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ wheezy main
deb http://security.debian.org/ wheezy/updates main
deb-src http://security.debian.org/ wheezy/updates main

 è sufficiente aggiungere alla prima e alla terza linea la parola "contrib". Il file diventa così:

deb http://ftp.it.debian.org/debian/ wheezy main contrib
deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ wheezy main
deb http://security.debian.org/ wheezy/updates main contrib
deb-src http://security.debian.org/ wheezy/updates main

Ora salvate e uscite dall’editor di testo (con Nano si salva premendo CTRL + O e si esce con CTRL + X)


Passo 2: Aggiornare la lista dei pacchetti.

Ora bisogna digitare:


apt-get update

Passo 3: installare Flash.

Digitate:

apt-get install flashplugin-nonfree

 Passo 4: aggiornare Flash.

 Adobe rilascia periodicamente gli aggiornamenti di Flash Player, tuttavia sappiate che gli script del pacchetto flashplugin-nonfree non aggiornano automaticamente Flash; per fare l’aggiornamento di Adobe Flash Player bisogna digitare, da console e con i privilegi di root, il comando:

 update-flashplugin-nonfree --install

 Avviso di Copyright


É garantito il permesso di copiare, distribuire e/o modificare questo documento seguendo i termini della Licenza per Documentazione Libera GNU, Versione 1.1 o ogni versione successiva pubblicata dalla Free Software Foundation; senza Sezioni Non Modificabili, nessun Testo Copertina, e nessun Testo di Retro Copertina. Una copia della licenza è acclusa nella sezione intitolata “Licenza per Documentazione Libera GNU”.
GNU Free Documentation License

 Trovate una copia della GNU Free Documentation License su http://dev.fabiovazzana.com/doc/fdl.txt.


 Fonte : http://www.fabiovazzana.com/contattami/




Grazie Linux !

Grazie al Kernel Linux sono riuscito a dare vita nuova ad un vecchio HP Pavilion zv serie 5000 , con soli 512 mb ram e un hhd da 40 gb , cpu 2,8 GHz del 2004 , ora gira un bellissimo

Linux - Debian-Lite 7 versione LXDE e kernel 486 FINAL / Debian-Lite 7 version LXDE and kernel 486

(  by Alexis82 )

sabato 6 febbraio 2016

KALI LINUX 2016.1 in arrivo !!

è stata rilasciata la nuova versione di Kali Linux




Arriva la nuovissima versione di Kali Linux, la distro che ci permette di testare la nostra rete in modo pratico e veloce e ce ci offre tantissime utility per poter proteggere il nostro computer.
La nuova versione, che dovrebbe chiamarsi Kali Linux 2016.1 dovrebbe risolvere diversi bug delle precedenti versioni, portando così il programma ad un nuovo livello.
È inutile dire che la nuova versione di Kali sarà costantemente aggiornata e soggetta a eventuali risoluzioni di bug.

Tuttavia, è necessaria una doverosa precisazione: Kali Linux può essere utilizzato fin da subito ma non come tale, infatti non sarà una distribuzione general purpose. Cioè, l'utente medio non troverà una soluzione adeguata, soprattutto se non ha mai usato prima Debian. Inoltre, tutti gli strumenti principali possono essere installati in qualsiasi altra distribuzione a parte, una soluzione che potrebbe agevolare gli utenti meno avvezzi a questo genere di release.

postato da : Alberto De Luca 

venerdì 5 febbraio 2016

OpenShot 2.0 Beta

https://launchpad.net/openshot/2.0/2.0.4


LINUS TORVALDS ANNUNCIA LA SECONDA RC DI LINUX KERNEL 4.5


Linus Torvalds
 ha annunciato la seconda release candidate delLinux Kernel 4.5 che apporta molteplici migliorie risultando, come dichiarato, un upgrade sicuramente maggiore rispetto alla prima release candidate.



Le principali innovazioni riguardano un aggiornamento al supporto delle architetture e ai driver, alcuni fix al file system Btrfs, un miglioramento generali delle prestazioni nonchè svariati fix a bug e problematiche riscontrate nei precedenti test.

Il Linux Kernel 4.5-rc2 è disponibile al download per effettuare i vari test alseguente link ricordandovi che il rilascio definitivo è atteso per il mese di Marzo.

Vi raccomandiamo di testare il kernel in circostanza controllate con la consapevolezza che non essendo ancora stabile potrebbe presentare malfunzionamenti e perdite di dati.

Fonte : 

lffl linux freedom



CHROME: DA MARZO CESSERÀ IL SUPPORTO ALLE VERSIONI LINUX A 32 BIT

Il team di sviluppo di Chrome per Linuxha annunciato ufficialmente che a partire dal mese di marzo non saranno più supportate le versioni di Linux a 32 bit.

Tale provvedimento riguarderà, dunque, tutti gli utilizzatori di distroLinux a 32 bit tra cui la versione 12.04 LTS di UbuntuGoogle, infatti, consiglia ai suoi utenti di effettuare dove possibile l'upgrade ad Ubuntu 14.04 LTS a 64 bit.



Le motivazioni che hanno spinto il team di Chrome di Linux non risiedono tanto in problematiche di sicurezza di Linux quanto piuttosto nell'impossibilità per il team di garantire un prodotto soddisfacente con i pochi mezzi a disposizione. Il team dedicato a Linux, infatti, è decisamente più piccolo rispetto a quello dedicato allo sviluppo su Windows.

Un portavoce del team di ChromiumDirk Prankle, ha dichiarato che la baseOpen Source di Chrome continuerà a godere del supporto ai 32 bit così che i progetti basati su di esso, come Opera ad esempio, potranno decidere in piena autonomia se continuare ad offrire il supporto ai sistemi Linux a 32 bit.

Fonte :

lffl linux freedom

Disponibile WattOS R9

I developer del progetto wattOS hanno rilasciato la nuova R9 disponibile con LXDE o i3 Tiling Window Manager.

wattOS R9 Microwatt
Ha fatto molto discutere il passaggio da Ubuntu a Debian per la versione R8 di wattOS, distribuzione che con la nuova R9 è ritornata alle "origini".
wattOS R9 si basa nuovamente su Ubuntu (nella versione LTS 14.04 Trusty) e viene rilasciata in due varianti che si differenziano principalmente dall'ambiente desktop / window manager utilizzato e applicazioni preinstallate ossia LXDE e i3 Tiling Window Manager. Come per le precedenti release, wattOS R9 si concentra principalmente per fornire all'utente un sistema operativo stabile e leggero, ottimo soprattutto per  personal computer datati. Da notare wattOS R9 "Microwatt", versione che grazie a i3 ci consente di avere un sistema operativo leggerissimo dotato di un gestore delle finestre completamente gestito da scorciatoie da tastiera personalizzabili.

Le principali caratteristiche / aggiornamenti di wattOS R9:

wattOS R9 LXDE:
  • Kernel 3.13.0.53
  • PCManFM 1.2.0
  • Shotwell 0.18.0
  • Firefox 38.0 con Flash Plugin
  • File transfer - Filezilla 3.7.3
  • Transmission 2.82
  • Evince – 3.10.3
  • Audacious 3.4.3
  • gnome-mplayer – 1.0.8
  • PowerTOP (per maggiori informazioni)
wattOS R9 Microwatt:
  • 3 Tiling Window Manager – 4.10.2
  • Midori 0.4.3
wattOS R9 Microwatt

Per maggiori informazioni:

wattOS R9 - Note di Rilascio
wattOS Home Page

Guida per Assemblare PC Multimediale Risparmiando tanti Soldi

Abbiamo fatto tante configurazioni quest’anno, sopratutto si sono basate sull’esigenza Gaming. In questa configurazione però vedremo come spendere pochissimi soldi per un PC multimediale.
Per PC multimediale si intende un PC adatto alla visione di Film, ascolto musica e navigazione Web. Ovvero un PC che viene incontro alle esigenze più comuni. Ecco quindi i componenti da scegliere per un PC Multimediale intorno ai 350€

CASE

31spzIZMMpL
Abbiamo scelto uno Zalman Mini Tower. Così da risparmiare spazio senza tralasciale un tocco di eleganza e aggressività. E’ un case che alloggia l’alimentatore in basso, come fanno tutti i case da Gaming e possiede vari alloggi per le ventole, ma che in questo caso non avrete bisogno di installarle per l’hardware che andremo a scegliere.

Potete acquistarlo qui: Zalman T3 Mini Tower

SCHEDA MADRE

51BJI-eoBUL
Abbiamo scelto una scheda madre con supporto Socket AM3+ prodotta dalla Asrock. Supporta le DDR3sino alla frequenza di 1866 Mhz. Possiede 4 porte USB e il supporto al 5.1. Una scheda madre che non occupa spazio ma che garantisce il lavoro promesso.

Potete acquistarlo qui: ASRock AM3+.

PROCESSORE

Assemblare PC multimediale
Il processore scelto per questa configurazione è un AMD FX 4300. Questa CPU è dotata di tecnologia quad core a 3.8 Ghz, 8 MB di memoria cache, ed ha un consumo di soli 95 Watt.

Potete acquistarlo qui: AMD FX-4300.

RAM

Assemblare PC multimediale 1
Abbiamo scelto come memoria Ram delle DDR3 da 1600 Mhz prodotte dalla Kingston con dissipatore incluso e un totale di 4 GB di Ram. Permetteranno di supportare al meglio il processore restituendovi sempre la massima efficienza.

Potete acquistarlo qui: Kingston HyperX Fury.

SCHEDA VIDEO

Assemblare PC multimediale 2
Per vedere dei film sopratutto in FullHD e fluidamente avete bisogno per forza di una scheda video dedicata. Così abbiamo scelto una Asus GT730 con ben 4 GB di memoria. Perfetta per questo lavoro.

Potete acquistarlo qui: Asus GT730.

HARD DISK

Assemblare PC multimediale 3

Come Hard Disk abbiamo pensato di inserire un Seagate da ben 1TB ovvero 1000GB. Questo vi permetterà di archiviare qualsiasi dato e tanti film senza problemi. Potevamo scegliere uno da 500 GB, ma avreste avuto la metà dello spazio per un risparmio di soli 10€.

Potete acquistarlo qui: Seagate Barracuda.

ALIMENTATORE

Assemblare PC multimediale 4
L’alimentatore scelto è un buon Corsair VS550, ovvero da 550 Watt. Possiede la certificazione 80 Pluse vi permetterà di alimentare il vostro PC senza alcun problema di sorta e senza che vada sotto stress.

Potete acquistarlo qui: Corsair VS550.


CONCLUSIONI

In conclusione vi portate a casa con una spesa intorno ai 350€ un PC capace di soddisfarvi nell’esigenza multimediale. La navigazione Web, la visione dei Film in FullHD e l’ascolto musica non sarà minimamente un problema per questa configurazione.

Fonte : http://tecnouser.net/

sabato 16 gennaio 2016

ChaletOS remix

https://mega.nz/#!mNN1EYKD!ofyEcTWODD06xd3_qCsMXzJmRzDpy8u8H0ID_KEFme4



<script async src="//pagead2.googlesyndication.com/pagead/js/adsbygoogle.js"></script>
<ins class="adsbygoogle"
     style="display:block; text-align:center;"
     data-ad-layout="in-article"
     data-ad-format="fluid"
     data-ad-client="ca-pub-7416883744235320"
     data-ad-slot="2195997082"></ins>
<script>
     (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
</script>

venerdì 15 gennaio 2016

Il malware Ransom32

Creato per la prima volta con il framework Nw.js per le applicazioni desktop, questo nuovo ransomware è in grado di essere eseguito su Windows, Linux e MacOs X. Il programma malevolo sfrutta la rete Tor per comunicare con i server command and control e blocca tutto il contenuto dei computer, chiedendo un riscatto per togliere la crittografia ai file.

Il 2016 è iniziato da meno di una settimana e l’enciclopedia delle minacce online si arricchisce già di un nuovo capitolo. L’ultimo arrivato sulla scena èRansom32, un ransomware che ha iniziato a mietere le prime vittime, crittografando tutto il contenuto dei computer e chiedendo un riscatto per “liberare” i dati. Il programma malevolo è stato analizzato in modo approfondito da Fabian Wosar, esperto di sicurezza di Emsisoft, che ha spiegato come, “a prima vista, Ransom32 potrebbe sembrare uguale a decine di altri malware in circolazione”. Ma, in realtà, non è così. Disponibile come molti altri programmi nel dark web in versione Software-as-a-Service (SaaS) e quindi potenzialmente sfruttabile da tutti, Ransom32 utilizza per la prima volta Nw.js, un framework Javascript che consente di creare normali applicazioni desktop impiegando gli stessi linguaggi della programmazione Web come Html, lo stesso Javascript e Css.
Ed è proprio questa l’arma in più di Ransom32: potenzialmente, il malware è in grado di infettare tutti i principali sistemi operativi, vale a dire le famiglie Windows, MacOs X e Linux. “Grazie a Nw.js, i normali sviluppatori di applicazioni desktop hanno il beneficio di far operare lo stesso codice Javascript su diverse piattaforme”, ha scritto in un blogpost Wosar. “Così, un’applicazione con Nw.js può essere scritta una sola volta ed essere utilizzabile in modo istantaneo su Windows, Linux e MacOs X”. Anche se, al momento, sembra siano state infettate solo macchine con ecosistemi Microsoft.
Per prelevare il malware, è “sufficiente” effettuare la registrazione su uno dei server nascosti nella rete Tor, indicando un indirizzo Bitcoin da utilizzare come deposito per i proventi dei riscatti. Dopo aver inserito l’indirizzo, si ha a disposizione un pannello di controllo rudimentale con diverse statistiche, come il numero di persone che ha già pagato per ottenere nuovamente i propri dati. Inoltre, è possibile configurare altri parametri come il numero di Bitcoin richiesti come pagamento .
Il malware è scaricabile cliccando su un bottone. Una volta completato il download, si ha a disposizioneun archivio Winrar da 22 megabyte“È evidente come Ransom32 sia differente da altri ransomware, che raramente superano il megabyte di peso”, ha sottolineato Fabian Wosar. L’archivio contiene le varie parti del malware: la più interessante è il file chrome.exe, che contiene effettivamente il codice malevolo.
Il richiamo al famoso browser di Google non è ovviamente casuale, ma questo file, creato con il framework Nw.js, non contiene la firma digitale e le informazioni sulla versione che fanno invece ritenere affidabile il browser originale sviluppato da Big G. In caso il malware venga eseguito, tutti i file dell’archivio vengono decompressi e copiati nella cartella dei file temporanei. Da qui, il programma si clona nella directory “%AppData%Chrome Browser” e sfrutta il file s.exe per creare una scorciatoia nella cartella “ChromeService”, in modo da assicurarsi l’esecuzione a ogni avvio del sistema.
Dopo l’installazione e la copia, Ransomware32 attiva il client Tor integrato per collegarsi con i server command and control nascosti nella rete Tor, tramite la porta 85. A questo punto, la vittima vede comparire una finestra informativa e il malware inizia a crittografare praticamente tutti i file presenti nel computer, utilizzando un algoritmo Aes con una chiave a 128 bit. Sadicamente, il programma maligno riesce anche a decrittare un singolo file, in modo da mostrare alla vittima che l’autore del ransomware ha effettivamente il potere di “sbloccare” il contenuto della macchina. Quindi, se non avete ancora fatto il backup, vi conviene pensarci.


giovedì 14 gennaio 2016

Ubuntu 16.04 LTS: ecco tutte le novità

Ubuntu 16.04 LTS: ecco tutte le novitàFra qualche mese Canonical rilascerà la versione definitiva di Ubuntu 16.04 LTS....

Posted by Xubuntu LTS on Mercoledì 13 gennaio 2016

domenica 10 gennaio 2016

Linux Mint 18 codenamed “Sarah”


The first release in the upcoming Linux Mint 18.x series will be named “Sarah”.
Sarah is a Jewish feminine given name found in many different areas of the world. Sarah is a consistently popular given name across Europe and North America, as well as in the Middle East—being commonly used as a female first name by Jews, Christians and Muslims alike, and remaining popular also among non-religious members of cultures influenced by these religions.
Frequently, the name refers to Sarah, the wife of Abraham in the Hebrew Bible, the Christian Old Testament, and the Islamic Quran. In Arabic, Hebrew, and Persian, it means woman of high rank, often simply translated as “Princess”. In Modern Hebrew, “sarah” (שרה) is the word for “woman minister”.
It’s still very early to talk about Linux Mint 18, but here are a few pieces of information about it:
  • Linux Mint 18 is estimated to be released around May/June 2016.
  • Linux Mint 18.x releases will be based on Ubuntu 16.04 LTS and supported until 2021.
  • One of the goals set for Linux Mint going forward is to feature a new look and feel (so it’s likely “Princess Sarah” will be the one getting that new dress) :)
Sarah is just a name at the moment and we’re still quite far from Linux Mint 18, but we’ll start working on this new series early. If you want to follow our development, please keep an eye on the Segfault blog, where we’ll cover the news and details and we’ll talk about changes and new features as they materialize.


sabato 9 gennaio 2016

Sicurezza Clamav

Introduzione

E' risaputo che i virus per sistemi Windows non possono funzionare su sistemi Gnu/Linux e che quelli per Linux sono rarissimi. Quindi per un'installazione desktop di Linux un programma antivirus può risultare superfluo.
ClamAV è un antivirus utile in ambienti misti (ad esempio su macchine con sopra installati sia Linux che Windows in cui i file scaricati dal sistema Linux devono essere scansionati prima di essere passati al sistema Windows) per scansionare gli allegati delle mail o per l'uso combinato con programmi di terze parti come Samba o server di posta.

Installazione

Installare il pacchetto clamav.
Questo pacchetto installerà il programma in versione applicativo standard, utile per effettuare la scansione manuale di un singolo file o dell'intero File System.

Per uso automatizzato

Installare il pacchetto clamav-daemon.
Questo pacchetto installerà il demone del programma per un uso più regolare, orientato ad esempio per la scansione di tutti i messaggi e-mail.

Interfaccia grafica

Per utilizzare ClamAV tramite interfaccia grafica, installare il pacchetto clamtk.
Al termine dell'installazione sarà possibile avviare il programma.

Integrazione in Nautilus

In Ubuntu 12.04 è possibile integrare la scansione dei file e delle directory nel menu contestuale di Nautilus. Per fare ciò, installare il pacchetto nautilus-clamscan.
Sarà ora possibile avviare la scansione facendo clic con il pulsante destro del mouse su un file o una directory e selezionando Scan for viruses....

Utilizzo

Aggiornare la definizione dei virus

Per aggiornare il database dei virus digitare il seguente comando all'interno di una finestra di terminale:
sudo freshclam
ClamAV invece viene regolarmente aggiornato all'ultima versione tramite i normali aggiornamenti di sistema.

Proxy

Se si utilizza un Proxy HTTP, per connettersi a Internet, modificare con un editor di testo e con i privilegi di amministratore il file/etc/clamav/freshclam.conf aggiungendo le seguenti righe:
HTTPProxyServer serveraddress
HTTPProxyPort portnumber
Sostituire le diciture «serveraddress» e « portnumber» con l'indirizzo IP ed il numero della porta del proxy.

Scansione

Ecco alcuni esempi d'uso per clamscan:
  • Per effettuare la scansione di tutti i file, cartelle e sotto cartelle presenti sul computer digitare il seguente comando:
    clamscan -r / 
  • Per effettuare la scansione di tutti i file, cartelle e sottocartelle presenti nella /home digitare il seguente comando:
    clamscan -r /home
  • Per effettuare la scansione di tutti i file sul computer e riprodurre il suono di un campanello quando vengono trovati file infetti, digitare il seguente comando:
    clamscan -r --bell /
  • Per effettuare la scansione di tutti i file sul computer e procedere alla rimozione dei file infetti qualora ne venissero scoperti, digitare il seguente comando:
    clamscan -r / --remove
ClamAV permette molti altri metodi di scansione dei file, per la lista completa consultare il manuale digitando in una finestra di terminale:
man clamscan

Eseguire ClamAV come demone



Installando il pacchetto clamav-daemon, è possibile utilizzare clamdscan dove in precedenza si è utilizzato clamscan, con questa opzione si è in grado di connettersi a un demone ClamAV e il programma resterà sempre in background.

Fonte : http://wiki.ubuntu-it.org/

Xubuntu Mac OS-X ( immagine )



Linux per utenti Windows®

http://monfy-mate.com/2015/01/17/linux-per-utenti-windows/

Xubuntu 14.04 ( Mac OS-X themes )

https://mega.nz/#!DYdlELBZ!d4RyQRFGzxodhSXY4ovKGC3d1__ZD9e7nTuOMJ49Wvk.



<script async src="//pagead2.googlesyndication.com/pagead/js/adsbygoogle.js"></script>
<ins class="adsbygoogle"
     style="display:block; text-align:center;"
     data-ad-layout="in-article"
     data-ad-format="fluid"
     data-ad-client="ca-pub-7416883744235320"
     data-ad-slot="2195997082"></ins>
<script>
     (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
</script>

venerdì 8 gennaio 2016

Rilasciato Freya 0.3.2: migliorato il supporto UEFI e SecureBoot


Il team di elementary ha annunciato il rilascio Freya 0.3.2, una nuova minor release che va a risolvere alcuni problemi riscontrabili in sistemi con UEFI e SecureBoot. Oltre a questo sono state aggiornate le traduzioni (adesso nel media di installazione troviamo il supporto a 22 lingue) ed è stata implementata una nuova funzionalità nel menu delle applicazioni che ora nei risultati di ricerca visualizza separatamente le impostazioni dalle applicazioni.


L'aggiornamento è già stato inviato e gli utenti che hanno già installato Freya non dovranno far altro che aggiornare il sistema tramite il Software Updater, gli utenti che invece non ancora hanno ancora installato la distro possono scaricarla recandosi al link https://elementary.io/ (se non avete intenzione di effettuare una donazione o l'avete già fatto in passato vi basterà cliccare su Personalizzato e mettere 0 dollari).