Linus Torvalds ha annunciato la seconda release candidate delLinux Kernel 4.5 che apporta molteplici migliorie risultando, come dichiarato, un upgrade sicuramente maggiore rispetto alla prima release candidate.
Le principali innovazioni riguardano un aggiornamento al supporto delle architetture e ai driver, alcuni fix al file system Btrfs, un miglioramento generali delle prestazioni nonchè svariati fix a bug e problematiche riscontrate nei precedenti test.
Il Linux Kernel 4.5-rc2 è disponibile al download per effettuare i vari test alseguente link ricordandovi che il rilascio definitivo è atteso per il mese di Marzo.
Vi raccomandiamo di testare il kernel in circostanza controllate con la consapevolezza che non essendo ancora stabile potrebbe presentare malfunzionamenti e perdite di dati. Fonte :
Il team di sviluppo di Chrome per Linuxha annunciato ufficialmente che a partire dal mese di marzo non saranno più supportate le versioni di Linux a 32 bit.
Tale provvedimento riguarderà, dunque, tutti gli utilizzatori di distroLinux a 32 bit tra cui la versione 12.04 LTS di Ubuntu. Google, infatti, consiglia ai suoi utenti di effettuare dove possibile l'upgrade ad Ubuntu 14.04 LTS a 64 bit.
Le motivazioni che hanno spinto il team di Chrome di Linux non risiedono tanto in problematiche di sicurezza di Linux quanto piuttosto nell'impossibilità per il team di garantire un prodotto soddisfacente con i pochi mezzi a disposizione. Il team dedicato a Linux, infatti, è decisamente più piccolo rispetto a quello dedicato allo sviluppo su Windows.
Un portavoce del team di Chromium, Dirk Prankle, ha dichiarato che la baseOpen Source di Chrome continuerà a godere del supporto ai 32 bit così che i progetti basati su di esso, come Opera ad esempio, potranno decidere in piena autonomia se continuare ad offrire il supporto ai sistemi Linux a 32 bit. Fonte :
I developer del progetto wattOS hanno rilasciato la nuova R9 disponibile con LXDE o i3 Tiling Window Manager.
Ha fatto molto discutere il passaggio da Ubuntu a Debian per la versione R8 di wattOS, distribuzione che con la nuova R9 è ritornata alle "origini". wattOS R9 si basa nuovamente su Ubuntu (nella versione LTS 14.04 Trusty) e viene rilasciata in due varianti che si differenziano principalmente dall'ambiente desktop / window manager utilizzato e applicazioni preinstallate ossia LXDE e i3 Tiling Window Manager. Come per le precedenti release, wattOS R9 si concentra principalmente per fornire all'utente un sistema operativo stabile e leggero, ottimo soprattutto per personal computer datati. Da notare wattOS R9 "Microwatt", versione che grazie a i3 ci consente di avere un sistema operativo leggerissimo dotato di un gestore delle finestre completamente gestito da scorciatoie da tastiera personalizzabili.
Le principali caratteristiche / aggiornamenti di wattOS R9:
Abbiamo fatto tante configurazioni quest’anno, sopratutto si sono basate sull’esigenza Gaming. In questa configurazione però vedremo come spendere pochissimi soldi per un PC multimediale.
Per PC multimediale si intende un PC adatto alla visione di Film, ascolto musica e navigazione Web. Ovvero un PC che viene incontro alle esigenze più comuni. Ecco quindi i componenti da scegliere per un PC Multimediale intorno ai 350€
CASE
Abbiamo scelto uno Zalman Mini Tower. Così da risparmiare spazio senza tralasciale un tocco di eleganza e aggressività. E’ un case che alloggia l’alimentatore in basso, come fanno tutti i case da Gaming e possiede vari alloggi per le ventole, ma che in questo caso non avrete bisogno di installarle per l’hardware che andremo a scegliere.
Abbiamo scelto una scheda madre con supporto Socket AM3+ prodotta dalla Asrock. Supporta le DDR3sino alla frequenza di 1866 Mhz. Possiede 4 porte USB e il supporto al 5.1. Una scheda madre che non occupa spazio ma che garantisce il lavoro promesso.
Il processore scelto per questa configurazione è un AMD FX 4300. Questa CPU è dotata di tecnologia quad core a 3.8 Ghz, 8 MB di memoria cache, ed ha un consumo di soli 95 Watt.
Abbiamo scelto come memoria Ram delle DDR3 da 1600 Mhz prodotte dalla Kingston con dissipatore incluso e un totale di 4 GB di Ram. Permetteranno di supportare al meglio il processore restituendovi sempre la massima efficienza.
Per vedere dei film sopratutto in FullHD e fluidamente avete bisogno per forza di una scheda video dedicata. Così abbiamo scelto una Asus GT730 con ben 4 GB di memoria. Perfetta per questo lavoro.
Come Hard Disk abbiamo pensato di inserire un Seagate da ben 1TB ovvero 1000GB. Questo vi permetterà di archiviare qualsiasi dato e tanti film senza problemi. Potevamo scegliere uno da 500 GB, ma avreste avuto la metà dello spazio per un risparmio di soli 10€.
L’alimentatore scelto è un buon Corsair VS550, ovvero da 550 Watt. Possiede la certificazione 80 Pluse vi permetterà di alimentare il vostro PC senza alcun problema di sorta e senza che vada sotto stress.
In conclusione vi portate a casa con una spesa intorno ai 350€ un PC capace di soddisfarvi nell’esigenza multimediale. La navigazione Web, la visione dei Film in FullHD e l’ascolto musica non sarà minimamente un problema per questa configurazione.
Creato per la prima volta con il framework Nw.js per le applicazioni desktop, questo nuovo ransomware è in grado di essere eseguito su Windows, Linux e MacOs X. Il programma malevolo sfrutta la rete Tor per comunicare con i server command and control e blocca tutto il contenuto dei computer, chiedendo un riscatto per togliere la crittografia ai file.
Il 2016 è iniziato da meno di una settimana e l’enciclopedia delle minacce online si arricchisce già di un nuovo capitolo. L’ultimo arrivato sulla scena èRansom32, un ransomware che ha iniziato a mietere le prime vittime, crittografando tutto il contenuto dei computer e chiedendo un riscatto per “liberare” i dati. Il programma malevolo è stato analizzato in modo approfondito da Fabian Wosar, esperto di sicurezza di Emsisoft, che ha spiegato come, “a prima vista, Ransom32 potrebbe sembrare uguale a decine di altri malware in circolazione”. Ma, in realtà, non è così. Disponibile come molti altri programmi nel dark web in versione Software-as-a-Service (SaaS) e quindi potenzialmente sfruttabile da tutti, Ransom32 utilizza per la prima volta Nw.js, un framework Javascript che consente di creare normali applicazioni desktop impiegando gli stessi linguaggi della programmazione Web come Html, lo stesso Javascript e Css.
Ed è proprio questa l’arma in più di Ransom32: potenzialmente, il malware è in grado di infettare tutti i principali sistemi operativi, vale a dire le famiglie Windows, MacOs X e Linux. “Grazie a Nw.js, i normali sviluppatori di applicazioni desktop hanno il beneficio di far operare lo stesso codice Javascript su diverse piattaforme”, ha scritto in un blogpost Wosar. “Così, un’applicazione con Nw.js può essere scritta una sola volta ed essere utilizzabile in modo istantaneo su Windows, Linux e MacOs X”. Anche se, al momento, sembra siano state infettate solo macchine con ecosistemi Microsoft.
Per prelevare il malware, è “sufficiente” effettuare la registrazione su uno dei server nascosti nella rete Tor, indicando un indirizzo Bitcoin da utilizzare come deposito per i proventi dei riscatti. Dopo aver inserito l’indirizzo, si ha a disposizione un pannello di controllo rudimentale con diverse statistiche, come il numero di persone che ha già pagato per ottenere nuovamente i propri dati. Inoltre, è possibile configurare altri parametri come il numero di Bitcoin richiesti come pagamento .
Il malware è scaricabile cliccando su un bottone. Una volta completato il download, si ha a disposizioneun archivio Winrar da 22 megabyte. “È evidente come Ransom32 sia differente da altri ransomware, che raramente superano il megabyte di peso”, ha sottolineato Fabian Wosar. L’archivio contiene le varie parti del malware: la più interessante è il file chrome.exe, che contiene effettivamente il codice malevolo.
Il richiamo al famoso browser di Google non è ovviamente casuale, ma questo file, creato con il framework Nw.js, non contiene la firma digitale e le informazioni sulla versione che fanno invece ritenere affidabile il browser originale sviluppato da Big G. In caso il malware venga eseguito, tutti i file dell’archivio vengono decompressi e copiati nella cartella dei file temporanei. Da qui, il programma si clona nella directory “%AppData%Chrome Browser” e sfrutta il file s.exe per creare una scorciatoia nella cartella “ChromeService”, in modo da assicurarsi l’esecuzione a ogni avvio del sistema.
Dopo l’installazione e la copia, Ransomware32 attiva il client Tor integrato per collegarsi con i server command and control nascosti nella rete Tor, tramite la porta 85. A questo punto, la vittima vede comparire una finestra informativa e il malware inizia a crittografare praticamente tutti i file presenti nel computer, utilizzando un algoritmo Aes con una chiave a 128 bit. Sadicamente, il programma maligno riesce anche a decrittare un singolo file, in modo da mostrare alla vittima che l’autore del ransomware ha effettivamente il potere di “sbloccare” il contenuto della macchina. Quindi, se non avete ancora fatto il backup, vi conviene pensarci.
The first release in the upcoming Linux Mint 18.x series will be named “Sarah”.
Sarah is a Jewish feminine given name found in many different areas of the world. Sarah is a consistently popular given name across Europe and North America, as well as in the Middle East—being commonly used as a female first name by Jews, Christians and Muslims alike, and remaining popular also among non-religious members of cultures influenced by these religions.
Frequently, the name refers to Sarah, the wife of Abraham in the Hebrew Bible, the Christian Old Testament, and the Islamic Quran. In Arabic, Hebrew, and Persian, it means woman of high rank, often simply translated as “Princess”. In Modern Hebrew, “sarah” (שרה) is the word for “woman minister”.
It’s still very early to talk about Linux Mint 18, but here are a few pieces of information about it:
Linux Mint 18 is estimated to be released around May/June 2016.
Linux Mint 18.x releases will be based on Ubuntu 16.04 LTS and supported until 2021.
One of the goals set for Linux Mint going forward is to feature a new look and feel (so it’s likely “Princess Sarah” will be the one getting that new dress)
Sarah is just a name at the moment and we’re still quite far from Linux Mint 18, but we’ll start working on this new series early. If you want to follow our development, please keep an eye on the Segfault blog, where we’ll cover the news and details and we’ll talk about changes and new features as they materialize.
E' risaputo che i virus per sistemi Windows non possono funzionare su sistemi Gnu/Linux e che quelli per Linux sono rarissimi. Quindi per un'installazione desktop di Linux un programma antivirus può risultare superfluo.
ClamAV è un antivirus utile in ambienti misti (ad esempio su macchine con sopra installati sia Linux che Windows in cui i file scaricati dal sistema Linux devono essere scansionati prima di essere passati al sistema Windows) per scansionare gli allegati delle mail o per l'uso combinato con programmi di terze parti come Samba o server di posta.
Installazione
Installare il pacchetto clamav. Questo pacchetto installerà il programma in versione applicativo standard, utile per effettuare la scansione manuale di un singolo file o dell'intero File System.
Per uso automatizzato
Installare il pacchetto clamav-daemon. Questo pacchetto installerà il demone del programma per un uso più regolare, orientato ad esempio per la scansione di tutti i messaggi e-mail.
Interfaccia grafica
Per utilizzare ClamAV tramite interfaccia grafica, installare il pacchetto clamtk. Al termine dell'installazione sarà possibile avviare il programma.
Integrazione in Nautilus
In Ubuntu 12.04 è possibile integrare la scansione dei file e delle directory nel menu contestuale di Nautilus. Per fare ciò, installare il pacchetto nautilus-clamscan. Sarà ora possibile avviare la scansione facendo clic con il pulsante destro del mouse su un file o una directory e selezionando Scan for viruses....
Utilizzo
Aggiornare la definizione dei virus
Per aggiornare il database dei virus digitare il seguente comando all'interno di una finestra di terminale:
sudo freshclam
ClamAV invece viene regolarmente aggiornato all'ultima versione tramite i normali aggiornamenti di sistema.
Proxy
Se si utilizza un Proxy HTTP, per connettersi a Internet, modificare con un editor di testo e con i privilegi di amministratore il file/etc/clamav/freshclam.conf aggiungendo le seguenti righe:
Sostituire le diciture «serveraddress» e « portnumber» con l'indirizzo IP ed il numero della porta del proxy.
Scansione
Ecco alcuni esempi d'uso per clamscan:
Per effettuare la scansione di tutti i file, cartelle e sotto cartelle presenti sul computer digitare il seguente comando:
clamscan -r /
Per effettuare la scansione di tutti i file, cartelle e sottocartelle presenti nella /home digitare il seguente comando:
clamscan -r /home
Per effettuare la scansione di tutti i file sul computer e riprodurre il suono di un campanello quando vengono trovati file infetti, digitare il seguente comando:
clamscan -r --bell /
Per effettuare la scansione di tutti i file sul computer e procedere alla rimozione dei file infetti qualora ne venissero scoperti, digitare il seguente comando:
clamscan -r / --remove
ClamAV permette molti altri metodi di scansione dei file, per la lista completa consultare il manuale digitando in una finestra di terminale:
man clamscan
Eseguire ClamAV come demone
Installando il pacchetto clamav-daemon, è possibile utilizzare clamdscan dove in precedenza si è utilizzato clamscan, con questa opzione si è in grado di connettersi a un demone ClamAV e il programma resterà sempre in background.
Il team di elementary ha annunciato il rilascio Freya 0.3.2, una nuova minor release che va a risolvere alcuni problemi riscontrabili in sistemi con UEFI e SecureBoot. Oltre a questo sono state aggiornate le traduzioni (adesso nel media di installazione troviamo il supporto a 22 lingue) ed è stata implementata una nuova funzionalità nel menu delle applicazioni che ora nei risultati di ricerca visualizza separatamente le impostazioni dalle applicazioni.
L'aggiornamento è già stato inviato e gli utenti che hanno già installato Freya non dovranno far altro che aggiornare il sistema tramite il Software Updater, gli utenti che invece non ancora hanno ancora installato la distro possono scaricarla recandosi al link https://elementary.io/ (se non avete intenzione di effettuare una donazione o l'avete già fatto in passato vi basterà cliccare su Personalizzato e mettere 0 dollari).
In questa guida vedremo come avere il menu di GNOME 2 in Xubuntu / XFCE
Tra le tante novità introdotte nelle ultime versioni di XFCE troviamo anche il nuovo menu Whisker. L'idea di Whisker è quella di portare in XFCE un menu più completo e funzionale, con tanto di gestione delle app preferite, barra di ricerca e accesso veloce alle varie impostazioni, gestione della sessione ecc. Per gli utenti che amano l'esperienza utente della versione 2 di GNOME è disponibile una personalizzazione del menu delle applicazioni di XFCE. Gnome 2 Menus for Xfce/Xubuntu ci consente di avere un menu a tendina in stile Gnome 2,con la sezione dedicata alle applicazioni e l'altra "Risorse" nella quale accedere alle impostazioni del sistema.
Installare Gnome 2 Menus for Xfce/Xubuntu è abbastanza semplice, basta scaricare il menu da questa pagina ed estrarre il file compresso. Andiamo nella cartella Gnome2Menus e poi in Menu Files, in questa directory troveremo due file denominati ApplicationsMenu.menu e SystemMenu.menu che dovremo copiare in /etc/xdg/menus.
Per farlo basta spostare i due file nella home e avviare il terminale e digitare:
cd
sudo mv ApplicationsMenu.menu /etc/xdg/menus/ApplicationsMenu.menu
sudo mv SystemMenu.menu /etc/xdg/menus/SystemMenu.menu
a questo punto clicchiamo con il tasto destro del mouse sul pannello e andiamo in Pannello -> Aggiungi nuovi elementi e selezioniamo il plugin "Menu delle applicazioni". Una volta selezionato e attivato dovremo accedere alle proprietà del menu e nella sezione File del Menu selezioniamo il file ApplicationsMenu.menu presente nella cartella /etc/xdg/menus/.
Per creare il menu Risorse basta creare un nuovo plugin "Menu delle applicazioni" e scegliere in file del menu il file SystemMenu.menu sempre incluso nella directory /etc/xdg/menus/.
A questo punto avremo il menu di GNOME 2 in XFCE / Xubuntu.
Lubuntu 16.04 will NOT ship with LXQt.The long-promised perpetually-in-development desktop, a merger of the LXDE and Razor Qt desktop environments, is once again not stable enough to ship by default.
Instead, users of Xenial’s low-power alternative to regular Ubuntu will get the reliable and wholly familiar GTK-based LXDE desktop environment.
While this is good news for stability it does mean there is, once again, precious little beyond miscellaneous bug fixes, development toolchain and toolkit updates, and a small helping of recent-ish package upgrades to talk of.
(Though you can look forward to improved hardware compatibility in Linux Kernel 4.3.x.)
LXQt packages are available in Xenial’s archive however, so if you want to check out the progress of the next-gen desktop (and since other Linux distributions are already shipping it, it’s not a threadbare option) you can do so with a few choice commands in the LXTerminal app.
As Lubuntu LTS releases support PowerPC architectures this alpha is also available for PowerPC users.